|         Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ... Corre volgar tradizione che un giorno due uomini  passassero per questo Ponte, altercando fra loro sulla onestà delle  donne, e che uno, alquanto incredulo in tale materia, dicesse per beffa  al compagno - Sai tu quale è onesta fra tante? Quella là che tu vedi! - ed in ciò dire gli additasse la piccola testa di donna, scolpita in  pietra, che tuttora si vede innestata nel muro sopra una casa vicina al  Ponte suddetto, il quale, pell'addotta circostanza, si denominò poscia "Ponte di Donna Onesta".Altri sostengono che qui succedesse un fatto somigliante a quello di Lucrezia Romana.... Secondo essi, era qui domiciliata una leggiadra  popolana, moglie d'un maestro spadaio. S'invaghì della medesima un  giovane patrizio e, per aver modo d'introdursi in sua casa, commise  allo spadaio una di quelle piccole daghe, dette a quei tempi "misericordie".  Venuto dopo alquanti dì, sotto pretesto di vedere se l'opera era  compiuta, e trovata sola la donna, usolle violenza. Non volendo essa  sopravvivere alla perdita del proprio onore, afferrò la stessa daga che  il marito aveva approntato pel patrizio, e disperatamente si uccise.
 Il Fontana invece vuole che la denominazione di "Donna Onesta" provenga da una meretrice, detta volgarmente "la donna onesta",  perché assai prudente e discreta nell'esercizio del suo mestiere ....
 Fra tante opinioni disparate non tralascieremo anche  noi di esporre la nostra, meno imaginosa, ma forse più vera dell'altre.  Che sarebbe se avesse abitato qui presso qualche donna notissima al  vicinato, e chiamata "Onesta" per solo nome di battesimo, come molte e molte solevano chiamarsi nei tempi andati?
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