Dal nome della famiglia Canal che qui aveva delle proprietà. 
        Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ... i cronisti dividono questa famiglia in due rami, l'uno venuto da Altino,  dal palo e dai gigli, l'altro venuto da Ravenna, dallo scaglione nello  scudo gentilizio. Rammenta la storia un Andrea da Canal che ruppe nel  1272 i Bolognesi; un Marco che nel 1277 ricuperò Capodistria ribellata;  un Pietro che nel 1345 costrinse Zara alla resa, e fece prigioniero un  capitano nemico, impadronendosi del suo stemma in cui figuravano i  gigli, un Nicolò prima vescovo di Bergamo, poi nel 1342 arcivescovo di  Ravenna, e finalmente nel 1347 di Patrasso; un altro Nicolò che  sostenne molte ambascierie, e riportò varie vittorie, ma che nel 1479,  avendo ricusato il cimento coi Turchi, onde Negroponte fu preso, venne  condotto in ferri a Venezia, e relegato a Portogruaro nelle sue terre;  un Girolamo, che essendo capitano in golfo nel 1527, segnalossi in  molte fazioni, e nel 1533 catturò il Moro d'Alessandria, terribile  corsaro; un Antonio di lui figlio, che pugnò valorosamente alle  Curzolari; un Cristoforo che, combattendo pur egli contro i corsari,  restò ferito mortalmente da freccia nel 1564, nè ritirandosi per questo  dall'agone, fu coperto collo scudo dal figlio Girolamo, finché  s'ottenne piena vittoria. Altri della famiglia Canal si distinsero in  epoca posteriore contro i Turchi. 
       
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