| Scrive Rizzo in "I ponti di Venezia " (1984): ...Una delle peculiarità del paesaggio veneziano è il  continuo succedersi di ponti; e i ponti veneziani si caratterizzano per la  varietà, l'apparente bizzarria della loro struttura, dovuta non alla  stravaganza di capimastri e architetti, ma alla necessità di collegare vie  sorte per proprio conto, indipendenti l'una dall'altra come indipendenti erano  un tempo le isolette che formano Venezia ... I capimastri e gli architetti si trovarono, dunque,  a dover collegare calli che, sboccando sul canale da attraversare, non  corrispondevano tra loro, non si trovavano esattamente l'una di fronte  all'altra; in molti casi erano sfasate di parecchi metri. Da cui l'esigenza di  ponti posti di sghimbescio, obliqui rispetto all'asse del canale ...  |