| Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ...Fra le molte vigne, che eranvi in Venezia, la più  estesa di tutte, e la prima che avesse fruttificato riputavasi quella  della famiglia Ziani. In essa scorgevasi una chiesetta, dedicata a S.  Marco, perché, secondo una volgar tradizione, questo era il luogo ove  avea pernottato l'Evangelista assalito da fiera burrasca, ed eragli  apparso un angelo dicendogli: «Pax tibi Marce evangelista meus!» e profetizzandogli la futura fondazione di Venezia. La vigna, di cui  parliamo, insieme alla chiesa ed alcune botteghe, fu lasciata, mediante  testamento 25 giugno 1253, da Marco Ziani conte d'Arbe, figlio del doge  Pietro, ai «frati Minori», ovvero «frati Predicatori», ovvero «Cistercensi».  Ebbero la preferenza i Minori Osservanti, che vi fermarono stabile  domicilio. Accresciutosi in seguito il numero di essi, si dovette  ampliare il loro convento, e si eresse una nuova chiesa sul disegno di  Marino da Pisa, la quale si chiamò di S. Francesco della Vigna,  lasciandosi però intatta quella di S. Marco, che rimase in piedi fino  al 1810 nell'orto dei Padri. Minacciando la chiesa di S. Francesco  rovina nel secolo XVI, si pensò di rifabbricarla sopra disegno del  Sansovino, e la prima pietra dell'opera fu posta il giorno 15 agosto  del 1543.  ... |